Scrittura privata per restituzione soldi
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Scrittura privata per restituzione soldi

Scrittura privata per restituzione soldi

Sono molti i casi in cui si ha bisogno di un prestito per far fronte a delle spese impreviste o all’acquisto di un bene reputato necessario. In questo caso, chiaramente, la cosa più comune da fare sarebbe quella di rivolgersi ad una banca o ad un qualunque istituto di credito per richiedere formalmente l’erogazione della somma di denaro necessaria, da rimborsare nei tempi e con gli interessi previsti.

Tuttavia, le banche non accettano tutte le richieste di prestiti che arrivano. Hanno bisogno di determinate garanzie che non sempre è possibile fornire e, molto spesso, non accettano le richieste effettuate da coloro che sono stati segnalati come cattivi pagatori o protestati.


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A questo punto, qualora una banca non accetti la propria richiesta di prestito, non tutto è perduto. Esistono altre valide alternative ai classici prestiti presso gli istituti di credito, e una tra queste è il prestito tra privati. In questo caso, la scrittura privata rappresenta un documento estremamente importante.

Ma procediamo per gradi.

Prestito tra privati: di che si tratta?

Il prestito tra privati è, come da nome, una particolare tipologia di prestito che intercorre tra due individui privati. Ciò significa che la transazione non passa attraverso banche o istituti finanziari, ma semplicemente tra una persona e l’altra.

Chiaramente, questa forma di prestito deve seguire alcune regole ed è sottoposta alla legge. Ad esempio, è naturale che il soggetto che presta il denaro non deve assolutamente eseguire questa operazione regolarmente e non deve essere la sua attività economica: solo le banche e gli istituti di credito autorizzati possono infatti eseguire quest’attività in modo regolare.

Inoltre, la somma prestata non può superare i 2.000 euro, secondo quanto indicato dalla cosiddetta Legge Antiriciclaggio del 1 gennaio 2020.

È in questa situazione che entra in gioco la cosiddetta scrittura privata.

Prestito con scrittura privata

Nel caso di prestiti tra privati, la legislazione italiana non impone alcun tipo di regolamentazione scritta. Tuttavia, essendo comunque una forma di prestito a tutti gli effetti, è sempre opportuno stipulare un documento che ne attesti i termini sia per evitare fraintendimenti e problemi tra le due parti che ne prendono parte sia in caso di controlli da parte del fisco.

Infatti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe sempre decidere di effettuare degli accertamenti su un qualsiasi conto bancario e, ovviamente, una transazione non giustificata potrebbe risultare sospetta. Spesso, le entrate non giustificate, in caso di controllo, vengono giudicate come guadagni di lavoro non dichiarati e nei casi peggiori potrebbe scattare il reato di evasione.

Per questo motivo, è fortemente raccomandato stipulare un documento scritto fra i due soggetti interessati dal prestito in modo da evitare qualsivoglia problematica legale.

Dunque, una volta deciso di stipulare una scrittura privata, è importante comprendere che essa avrà assolutamente valore legale, sia nel caso si tratti di un prestito oneroso che a titolo gratuito.

Nel primo caso, il prestito viene erogato senza che produca interessi. Di conseguenza il richiedente dovrà rimborsare solo la somma prestata. Nel secondo caso, invece, la transazione genererà degli interessi, che dovranno quindi essere rimborsati.

Qualora non venga chiarita la natura del prestito effettuato, sarà automaticamente considerato oneroso, come forma di tutela nei confronti del creditore. Ecco dunque perché è fondamentale regolamentare per iscritto la formula del prestito.

Va da sé, poi, che sarà necessario indicare la data di restituzione del denaro prestato così come il giorno esatto in cui è stata accordata la transazione. Ricordiamo anche che, nel caso in cui la redazione del contratto venga fatta per corrispondenza, non sarà necessario registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate.

Come ottenere la restituzione dei soldi

Ottenere la restituzione dei soldi prestati, in caso di scrittura privata, è davvero molto semplice. Basterà infatti avvalersi del cosiddetto credito ingiuntivo, senza bisogno di incorrere in nessuna causa o lunghe pratiche burocratiche per imporre il pagamento al debitore.

Non si dovrà fare altro che recarsi in tribunale per depositare la scrittura privata, e dunque notificare l’atto avvenuto al debitore entro 60 giorni. A questo punto, quest’ultimo avrà 40 giorni di tempo per saldare il debito o, in caso contrario, fare opposizione e protestare.

Nel caso in cui il debitore non paghi la somma dovuta e non protesti, allora le autorità giudiziarie avranno la possibilità di procedere con il pignoramento dei suoi beni.

Conclusioni

In definitiva, la scrittura privata è senza ombra di dubbio un metodo efficace e incredibilmente utile nel caso di prestiti tra privati.

È fondamentale per regolamentare e chiarire la natura della transazione che si appresta ad erogare, così come dei tempi e dei metodi di pagamento.

Ecco quindi che si tratta di una soluzione estremamente valida nel caso in cui non si abbia la possibilità di ottenere un prestito tradizionale presso una banca o istituto di credito e si abbia necessità di liquidità immediata.

Infatti, la scrittura privata da un lato garantisce l’erogazione pressoché istantanea della somma richiesta al debitore, e dall’altro la certezza che il denaro prestato venga rimborsato al creditore.

 

 

Un commento

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