Carte di credito senza controllo CRIF
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Carte di credito senza controllo CRIF

Carte di credito senza controllo CRIF

Chiunque, prima o poi, sente la necessità di richiedere una carta di credito. È assolutamente fondamentale per effettuare dei pagamenti senza contanti, e non è un caso se in Italia le transazioni elettroniche stiano diventando sempre più diffuse.

È possibile richiedere una carta di credito presso qualsiasi banca o istituto di credito, ma non è sempre così semplice. Infatti, le banche potrebbero effettuare, prima di attivare un conto e consegnare la carta di credito, dei controlli di tipologia finanziaria sul privato richiedente. Ciò significa che i cosiddetti cattivi pagatori e protestati incontreranno notevoli difficoltà quando si tratta di richiedere una carta di credito per supportare le proprie spese.


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Tuttavia, esistono fortunatamente delle alternative che permettono anche a chi è inserito nel CRIF di ottenere la propria carta di credito.

Ma andiamo con ordine.

Che cos’è il CRIF?

CRIF è un acronimo che sta per “Centrale Rischi Finanziari”. Si tratta di una società con sede a Bologna che fornisce agli istituti finanziari una vera e propria banca dati contenente le informazioni riguardanti i rapporti finanziari tra privati e istituti di credito.

In sostanza, ciò che ci interessa è che la lista fornita dal CRIF include, tra le altre cose, anche  quella riguardante i cattivi pagatori, ovvero coloro che non sono riusciti a far fronte al rimborso di una o più rate di un finanziamento, mutuo o assegni così come stabilito nei termini del contratto di riferimento, e dei protestati, ossia chi si è rifiutato di pagare o accettare il titolo di credito presentato da un debitore.

Chiunque può controllare la propria presenza nel database e verificare se si è stati o meno segnalati come cattivi pagatori inviando semplicemente un modulo dal sito del CRIF. Non tutti gli individui segnalati al CRIF rientrano tra i cattivi pagatori, ma è sempre bene controllare per sicurezza, dato che basta davvero poco per rientrarci.

Ovviamente, sulla base del proprio stato all’interno del database, molte banche potrebbero decidere di rifiutare l’erogazione di un prestito o l’apertura di un conto bancario perché non economicamente affidabili.

Di conseguenza, per i cattivi pagatori e i protestati potrebbe risultare piuttosto complesso riuscire ad aprire un conto presso i tradizionali istituti finanziari e richiedere l’attivazione di una carta di credito.

Questo perché i pagamenti e i prelievi effettuati tramite carta di credito vengono addebitati sul conto corrente del titolare in un secondo tempo: in genere il mese successivo all’operazione e comunque non oltre i 30 giorni dalla transazione. Quindi la banca fa fronte al pagamento, contando sul fatto che questo verrà rimborsato automaticamente in un secondo momento.

Ma non bisogna perdersi d’animo, ci sono molte alternative valide.

Richiedere carta di credito senza controllo CRIF

Tutto questo significa che sarebbe meglio rinunciare? Assolutamente no, ci sono vari modi per ottenere una carta di credito anche nel caso in cui si è stati segnalati al CRIF.

Ovviamente, la prima opzione sarebbe quella di estinguere i debiti contratti o eventualmente ritirare il proprio protesto. Una volta fatto questo, si potrà richiedere l’attivazione di una carta prepagata, che presenta qualche differenza rispetto alle tradizionali carte di credito.

Una carta prepagata, infatti, potrà essere ricaricata online o allo sportello con l’ammontare di denaro desiderato. A differenza della carta di credito, con quella prepagata non si potrà spendere più della somma che è stata depositata al suo interno. In questo modo si potrà avere un controllo maggiore sulle proprie spese, senza preoccuparsi di incorrere in ulteriori debiti.

È persino possibile richiedere una carta prepagata con IBAN, che può essere utilizzata come conto corrente e permette di effettuare e ricevere bonifici.

Ciò che è conveniente è il fatto che ne esistono molte tipologie, alcune delle quali non richiedono il controllo del CRIF e sono dunque raccomandate ai cattivi pagatori e ai protestati.

Oltre a questo, è anche possibile richiedere una carta revolving, ovvero una carta di credito con la quale sarà possibile effettuare acquisti ordinari, anche con somme molto alte.

A differenza delle carte di credito più comuni, quelle revolving non mirano a rimborsare interamente il debito contratto nell’immediato, ma permettono ai clienti di ripagarlo attraverso delle piccole rate periodiche e, ogni volta che si paga, il fondo aumenta nuovamente.

In genere, queste carte non richiedono il controllo del CRIF, ma è comunque essenziale dimostrare le proprie capacità finanziarie e la disponibilità di un reddito o stipendio. D’altra parte, il loro svantaggio consiste nel canone annuo e nei costi di commissione piuttosto elevati. Ciononostante, si tratta di un’alternativa che, in caso di necessità, è assolutamente valida.

Conclusioni

Da quello che abbiamo visto, i modi per ottenere delle carte di credito per cattivi pagatori sono diversi. Come abbiamo sottolineato, i metodi più convenienti sono sicuramente rappresentati dalle carte prepagate e quelle revolving, che in molti casi non richiedono il controllo CRIF.

In ogni caso vi consigliamo, qualora fosse necessario, verificare la propria presenza nelle liste CRIF e di informarvi sempre per bene prima di richiederne una, in modo da individuare i vantaggi di ciascuna e di non peggiorare la propria situazione finanziaria.

 

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