Causale bonifico amico
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Cosa scrivere nella causale di un bonifico destinato ad un amico?

Cosa scrivere nella causale di un bonifico destinato ad un amico?

Capita a tutti di dover effettuare un bonifico destinato ad uno dei nostri amici, e le ragioni possono essere davvero innumerevoli. Un amico potrebbe doverti dei soldi, magari in seguito ad un prestito, oppure potrebbe semplicemente essere un regalo o un contributo. In ogni caso, quando si effettua un bonifico, il primo problema legale riguarda proprio la causale: cosa scrivere?

Ovviamente, la risposta è da ritrovare nelle ragioni per cui si sta effettuando il bonifico. L’Agenzia delle Entrate, infatti, potrebbe in qualsiasi momento e per le più disparate ragioni verificare la validità delle transazioni tra un conto e l’altro. Per questo motivo, è essenziale che sia tutto in regola, e che dunque, al di là della causale inserita, si sia in possesso della documentazione necessaria a dimostrare la correttezza della transazione a riprova della causale inserita.


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In questo articolo cercheremo innanzitutto di spiegare quale sia il valore effettivo della causale, e quindi cosa scrivere esattamente.

Qual è il valore della causale?

È fondamentale comprendere che la causale inserita nel bonifico non ha alcun valore legale, ma è piuttosto un’informazione aggiuntiva e descrittiva della transazione avvenuta.

Va da sé che essa debba essere però veritiera, poiché nel caso di un accertamento sul conto da parte dell’Agenzia delle Entrate, sarà chiaramente necessario supportare le ragioni inserite nella causale tramite un’eventuale documentazione che ne attesti la validità.

Di conseguenza, per quanto non obbligatoria e vincolante, la causale è fondamentale in caso di accertamenti e controlli. Ecco perché è sempre raccomandato inserirla in ogni bonifico che si effettua, per quanto, come ribadito, non protegga da eventuali accertamenti fiscali.

È obbligatorio inserire la causale?

Passiamo ora ad un altro dubbio molto comune: è sempre obbligatorio inserire la causale in ogni bonifico che effettuiamo?

La verità è che la causale non è affatto fondamentale per poter inviare un bonifico a qualcuno. In sostanza, così come la sua presenza non esclude la possibilità di accertamenti futuri sul conto, allo stesso modo la sua assenza non esclude la possibilità di giustificare in seguito la transazione effettuata.

Ciò significa che, qualora dovesse avvenire un accertamento sul conto da parte dell’Agenzia delle Entrate, si potrà dimostrare la validità e correttezza della transazione eseguita anche se non è stata inserita una causale. Ovviamente sarà necessario dimostrare tutto questo tramite una documentazione che attesti la non fraudolenza dell’operazione. Ecco perché, in ogni caso, la causale è comunque un supporto aggiuntivo che è sempre bene inserire per evitare problemi.

Causale ad un amico: cosa inserire?

Veniamo al dunque. Fatte le dovute premesse sul valore legale della causale e la sua obbligatorietà, quando si esegue un bonifico indirizzato ad un amico, cosa bisogna inserire nella causale?

Come è stato sottolineato precedentemente, bisogna sempre valutare le ragioni dietro all’operazione ed essere assolutamente veritieri. Ecco dunque che qui di seguito vi forniamo una lista di diversi motivi con la causale corrispondente:

  • Regalo: nel caso di bonifico tra parenti stretti, l’Agenzia delle Entrate non pone solitamente molta attenzione. Infatti va da sé che, per esempio, è del tutto normale che dei genitori donino delle somme ai propri figli, e che lo stesso possa avvenire nel caso di parenti conviventi o molto stretti. La situazione è leggermente diversa nel caso di parenti non conviventi o tra amici senza legami di parentela. In questo caso, il fisco potrebbe trovare sospetta una transazione, e per questo è consigliato inserire una causale precisa ed è meglio mettere per iscritto lo scopo della donazione. Ad esempio:
    Il sottoscritto X dichiara di donare a Y la somma di euro … a puro scopo di liberalità. Tale somma sarà versata sul conto corrente di Y in data… con la seguente causale “Donazione”. Giovanni dichiara di accettare con la suddetta donazione in data Z
    Firma “
  • Contributo elevato: nel caso di un bonifico con somme elevate, bisogna chiaramente fare particolarmente attenzione. Al di là degli eventuali atti notarili (il cosiddetto “atto di donazione”) in vista del pagamento delle imposte che, in certi casi, sono necessari nel caso di donazioni ingenti, è essenziale specificare nella causale il motivo dietro alla transazione specificandone lo scopo. Bisogna comunque tenere a mente che nel caso di semplici contributi non è previsto il pagamento delle imposte, ma in caso di accertamento è fondamentale saperlo dimostrare. Nella causale si può inserire, ad esempio:
    Contributo per acquisto auto; Contributo per acquisto prima casa; Contributo per acquisto X”
  • Prestito: nel caso in cui il tuo amico ti abbia fatto un bonifico concedendoti un prestito, sarà comunque necessario stipulare un contratto detto “mutuo”. Ciò è fondamentale soprattutto nel caso chi abbia concesso il prestito percepirà in futuro degli interessi sulla restituzione. Per evitare accertamenti, è quindi importante mettere per iscritto il tutto e inserire nella causale:
    Prestito come regolamentato da contratto…; Mutuo come da contratto…; Restituzione della rata n. X del mutuo regolamentato da contratto…”
  • Rimborso spese: è una delle ragioni più comuni tra le transazioni tra amici. Può capitare che uno di essi richieda il rimborso di una spesa che ti ha anticipato per una qualsiasi occasione. Bisogna comunque sottolineare che per piccole spese difficilmente si incorrerà in problemi con il fisco, ma è sempre bene inserire una causale adatta. Ad esempio:
    Rimborso prezzo di X in data….”

Conclusioni

Abbiamo quindi descritto come la causale sia un elemento fondamentale per ogni bonifico che si effettua. Per quanto il suo inserimento non sia obbligatorio, come abbiamo potuto vedere l’Agenzia delle Entrate può effettuare degli accertamenti sul conto ed è di conseguenza sempre raccomandato inserire in ogni bonifico una causale precisa e veritiera, che descriva al meglio le ragioni alla base della transazione effettuata.

 

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